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Casa del polacco

 

 

Sulla cima della collina, il cedro

soarge la chioma al vento. D'intorno

il mio sguardo, sulla casa in rovina,

stormisce fra l'edera che inghiotte.

​

Nelle vestigia dell'ermo giardino

il vuoto si apre al dolore e suona

muto. E' l'inverno che agghiaccia:

il fiume delle lacrime duro corre

​

fra le prime rughe. Mi attorcono

il corpo l'invidia e la pena. Oltre

la pelle, nell'orizzonte, mi disperdo:

​

forata d'aria, non ho carne: non sento. 

Ho solo vuoto nel vuoto che soffre

e il mondo, un lontano frastuono

​

in Pagine bianche, 2018

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