Jane Austen, Emma
Emma è una ragazza viziata dalla fervida fantasia e trascorre la sua esistenza fra visite a parenti bisognosi, opere di carità e pomeriggi sognanti. La sua occupazione preferita è quella di combinare matrimoni per gli altri, dichiarandosi allergica all'amore e devota solo al padre anziano con cui vive. Però l'arrivo del figlio della sua dama di compagnia scatena in lei e nella piccola cerchia delle sue conoscenze una serie di equivoci e di fraintendimenti. Riuscirà la nostra Emma a distinguere il confine fra sogno e realtà, imparando che il proprio punto di vista è soltanto uno scorcio sul mondo e non la verità?
Perché lo leggiamo?
Lo leggiamo perché Jane Austen non è semplicemente una scrittrice di romanzi sentimentali, ma una fra le prime scrittrici che rappresentano la condizione della donna a cavallo fra il XVIII e il XIX sec. E lo fa con una chiave ironica che pare denunciare, più che promuovere, il matrimonio come destino necessario alla condizione di donna. Le eroine della Austen, infatti, finiscono sempre per scegliere l'uomo da sposare e non subiscono le decisioni di altri, anche se non possono esimersi dal compiere un passo che pareva necessario per la propria affermazione sociale. Nel caso di Emma difficilmente potremmo parlare di amore romantico, piuttosto la sua scelta pare condizionata dal rango sociale, più che dalla disponibilità economica. Ma su che cosa si basa il rango sociale? Sulla nascita, sulla cultura o sulla grandezza morale? Asteniamoci da una risposta univoca e semplicistica, ma osserviamo come la narrazione entri costantemente in contraddizione con se stessa, proponendo figure fuori dal tracciato. Si possono in questo senso leggere i personaggi secondari dell'opera come la bella Jane Fairfax, tanto intelligente e colta eppure innamorata di uomo che di tanto le è inferiore per cultura e morale; o la cara Harriet Smith ingenua innamorata del prescelto di turno e cera modellabile sotto le dita di Emma; inoltre, non voglia sfuggire la figura di Miss Bates, ridicola donna nubile costretta ad accettare le canzonature della ricca Emma perché vive dell'elemosina altrui.
BUONA LETTURA!